La figura artistica di Mario Checchi si distingue da quella umana per una visione alternativa e parallela. Per questo firma i suoi lavori con lo pseudonimo EKI. L’essenza ispirata e contratta del proprio nome. Tutto il suo lavoro, ma in particolare le sue ultime produzioni, da lui definito come periodo della Salvation Art, è intriso di ironia e trasversalità.
Tecnicamente tutto ciò trova la sua espressione nel recupero di vecchie opere ed altri materiali dimenticati, facendoli diventare veicolo di contenuti nuovi e attuali. Insomma rendendo contemporaneo ciò che risultava desueto. Le cornici kitsch e barocche evidenziano il contrasto, voluto, tra contenitore e contenuto, nel rispetto dell’opera originale della quale si fanno emergere colori e forme con studiata casualità.
Voluto e forte è il richiamo di Checchi alla Street Art e alla Pop Art. Con entrambe ha avuto forte familiarità nel corso degli anni con interventi nel centro storico di Roma e trattando tele ed altri supporti come fossero muri. La tecnica digitale utilizzata nei lavori viene integrata sulla tela da interventi manuali la cui imperfezione riscalda ed umanizza il contesto.
L'artista
La figura artistica di Mario Checchi si distingue da quella umana per una visione alternativa e parallela. Per questo firma i suoi lavori con lo pseudonimo EKI. L’essenza ispirata e contratta del proprio nome. Artista poliedrico e multiforme EKI è fotografo, pittore, performer imprevedibile e graffiante.