Maurizio Gracceva non conosce mezze misure. Quando decide di trascinarci nella sua visione, lo fa e basta. Transiti, la personale di Gracceva a Piazza Mileto Art Gallery, dal 5 ottobre al 22 novembre, è un’esperienza cognitiva nuova e straniante.
Le figure appena abbozzate che fluttuano in universi di materia e liquidi, siamo noi. Stiamo lì e cerchiamo di capire dove siamo, a che fare?
Probabilmente ci facciamo molte domande sulla nostra natura, sulla natura del nostro
pensare e del nostro essere. Gracceva in questo, come un novello Virgilio, ci guida e consente a noi di muoverci, senza ansia, in un contesto onirico di inimmaginabile profondità e complessità. Non ci si può accostare all’arte di Gracceva senza prima predisporci ad un approccio di massima disponibilità ed apertura. Il cambiamento che questo viaggio comporta lo richiede necessariamente. Dobbiamo pensare che il rapporto che si crea tra noi e l’opera definisce di per sé una nuova realtà. Si trova ai confini più estremi del nostro sentire e capire. Per consentirci di esplorarla occorre trasformarci in antichi viaggiatori, filosofi ancestrali, asceti ed eremiti, esploratori dello spazio e dell’inconscio. Solo allora potremo sentire gli antichi suoni e immergerci negli eterni colori dell’inconosciuto.
Cioè, in noi.
L’esposizione Transiti di Maurizio Gracceva verrà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 18.00 presso Piazza Mileto Art Gallery, Piazza Mileto 6 – Roma. Durante l’evento la visione delle opere sarà accompagnata dall’esibizione del violoncellista Cristiano Rodilosso con Non solo Bach.